Come una foglia d’autunno, t’ho persa

Un cane non se ne fa niente di macchine costose,  case grandi o vestiti firmati; un bastone marcio per lui è sufficiente. A un cane non importa se sei ricco o povero,  brillante o imbranato,intelligente o stupido. Se gli dai il tuo cuore lui ti darà il suo. Di quante persone si può dire lo stesso?  Quante persone ti fanno sentire unico, puro,speciale? Quante persone possono farti sentire straordinario? Dal film "Io&Marley"
Un cane non se ne fa niente di macchine costose,
case grandi o vestiti firmati;
un bastone marcio per lui è sufficiente.
A un cane non importa se sei ricco o povero,
brillante o imbranato,intelligente o stupido.
Se gli dai il tuo cuore lui ti darà il suo.
Di quante persone si può dire lo stesso?
Quante persone ti fanno sentire unico, puro,speciale?
Quante persone possono farti sentire straordinario?
Dal film “Io&Marley”

Ho deciso di scrivere, ho provato a parlare, ma le parole si fermano in gola, allora ho deciso di scrivere e poi scrivere è un gesto che dedico a chi e a ciò che reputo importante per me e tu sei stata l’affetto più forte ed intenso che abbia mai provato.

Come una foglia d’autunno, t’ho persa, con il vento sei volata via ma qui è ancora tutto come l’hai lasciato, manchi solo tu.

Tornare a a casa non è più la stessa cosa, varcare l’uscio e non scorgere il tuo musetto, le tue orecchie, da sempre la mia passione, e i tuoi dolci occhioni, è una lama che affonda sempre più nel cuore.

Mi manca il rumore delle tue zampette sul pavimento, il tuo venire a farci  visita nella stanza e urtare il tuo musetto ai nostri volti per svegliarci, perché sola ti annoiavi, io fingevo di voler continuare a dormire, ma la verità è che adoravo quando sentivo le tue zampette che ti portavano sino a noi e non aspettavo altro, sono stati indubbiamente i risvegli più dolci ed amorevoli, ora se ci penso mi manca l’aria e sento una fitta al cuore, darei tutto ciò che ho per tornare ad uno di quei risvegli.

Ora non è più mattina.

Eri la mia certezza, passare dal salone ed anche solo vederti, era per me compagnia come nei silenzi ridondanti delle pareti di casa, nei dolori del cuore, nei pomeriggi neri e piovosi, nelle ore disperate di studio..tu c’eri, sempre.

Ora la casa sarà più vuota che mai, le ore di studio interminabili e ancora più neri e piovosi i pomeriggi d’inverno.

Nel cuore l’eco delle tue zampette sul pavimento.

Ci sono stati sentieri oscuri della mia vita, in cui mi sono sentita smarrita, non v’era via d’uscita, sembrava la luce non l’avrei mai più vista, poi ho scorso una speranza in fondo a quel tunnel, un raggio di sole in quella foresta buia e tetra, ed eri tu, era il pensiero di dover correre a casa da te che mi ha dato la forza di percorrere quel sentiero per quanto ne fossi terrorizzata, paralizzata, ogni passo, era un passo verso te, verso casa.

Ora casa, non mi sembra più la stessa.

Non dimenticherò mai la tua visita in un momento in cui avevo dimenticato come si sorridesse, tu mi hai ridonato il sorriso, emozionato il cuore e dato la forza necessaria per superare quell’atroce momento, tanto sapevo che TU mi stavi aspettando e per questo ti sarò per sempre grata, mi hai salvata da un precipizio certo, mi hai ridonato la speranza.

Sembrano tutti così impegnati a correre, andare avanti, io invece mi sento paralizzata in questo dolore, sembra non ci sia tempo nemmeno per soffrire, per sentire la mancanza, è forse questo il problema? Si è così impegnati a correre che non ci si gode il tempo , questo meraviglioso e prezioso regalo che è il tempo, per stare con chi amiamo? Scorre inesorabile e nemmeno ce ne rendiamo conto.

E’ già il primo giorno senza te, ricordo il terrore che potesse arrivare questo momento ed invece è già passato.

Passato, odio questa parola, passa tutto troppo in fretta, tutti sono concentrati a spronarti ad andare avanti, io invece non voglio andare avanti, significherebbe accettare la tua assenza e io proprio non ce la faccio.

Che poi cosa vuol dire accettare?

Come si può accettare l’assenza di qualcuno che hai amato a tal punto? Da un giorno all’altro svanisce nel nulla.

La morte, come la vita, sono un qualcosa che non comprenderò mai, che l’essere umano, per sua natura, non potrà mai afferrare, è questa inafferrabilità a rendere la morte un qualcosa di inaccettabile, di sconvolgente, di traumatico.

Queste lacune incolmabili sono insostenibili, non si può accettare, ma solo rassegnarsi.   

Ho temuto già un’altra volta questo momento fosse arrivato, quando la tua vita era ancora acerba e avevi ancora tanto davanti a te, ho sofferto tremendamente, pregato intensamente, ti ho aspettata e sperato quando nessuno ci credeva, ti sono venuta a trovare quando nessuno poteva farlo, ci è bastato guardarci e sentirci vicine, tu l’hai sempre saputo quanto ti amavo ed è stato questo a farti salvare da morte certa, è stato un miracolo dell’amore, come lo sei stata tu per me e già mi avevi insegnato tantissimo: la forza dell’amore. Non lo dimenticherò mai.

Non ti dimenticherò mai.

Non mi sono mai divertita così tanto come quando ho trascorso il mio tempo con te, quando ho giocato con te,sono stati i momenti più felici della mia vita, ma assistere al tuo dolore, al tuo rapido invecchiamento, quei baffetti bianchi mi consigliavano di amarti di più e il più in fretta possibile perché il tempo stava scorrendo inesorabile, ma non me ne sono mai realmente capacitata, perché quando ami non puoi credere sia giunta la fine, per chi ama la fine non arriva  mai ed invece è arrivata, spietata ed agghiacciante lasciandomi svuotata, sola e triste, ma sollevata perché,  proprio amandoti, vederti soffrire è stata la peggiore agonia, anche peggiore della tua assenza.  

 Ed anche se i giorni,le ore, i minuti, i secondi, scandiscono il dolore ed improvvisamente le lancette non sembrano avere più tanta fretta, ed anche se le notti sembrano più silenziose e buie che mai, nel cuore, placato questo dolore, rimarrà solo l’immenso amore che mi hai donato e tutto ciò che mi hai insegnato.   

Ti voglio bene, sempre te ne vorrò, anche di più.

Darei tutto per tornare a bisticciare per sapere chi in quel giorno aveva l’impegno di portarti a spasso, perché poter tornare a bisticciare per queste piccole beghe, vorrebbe dire riaverti qui, con me, avere ancora l’opportunità di un po’ di tempo per noi, non avere più questo impegno mi svuota. 

Era un appuntamento fisso,era un modo per prendermi cura di te, non poterlo più fare è terribile. 

Mi mancherai sempre, sempre più.

Ho imparato che il problema del tempo siano le due settimane che ho passato con te o gli ultimi due mesi che ho passato con lui, e che alla fine si esaurisce sempre. [Dal film “Dear John”]

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6 pensieri su “Come una foglia d’autunno, t’ho persa

    1. Già.. Perdere qualcuno che si amava immensamente comporta una tristezza abissale, ma allo stesso tempo smuove tutti i sentimenti che a questo qualcuno ci legavano, nella loro infinita dolcezza ed insostenibile nostalgia..

  1. Mi sono commossa. Fatti forza della tua sensibilità, dolce ragazza. Spero che tu ritrovi presto la tua serenità, come si addice al tuo nome, pensa che ora lei riposa serena e non soffre più! Un bacione alla dolce Melany! :*

    1. Ti ringrazio Viviana, lo spero tanto anch’io :* il suo non soffrire più è la maggiore consolazione per questo immenso dolore

      1. Ti ringrazio Andrea, mi hai riportata dopo mesi a rileggere ed emozionarmi su una pagina dolorosa della mia vita che rimarrà per sempre stampata nel mio cuore, il dolore è sempre presente,costante e vivido, ma grazie ai suoi meravigliosi insegnamenti ora tutto ciò che mi ha donato lo trasmetto ad un’altra amica del mio cuore, giunta dopo il suo saluto, la piccola Irine alla quale ogni gesto d’amore che dedico porta dentro Melany, il suo ricordo ed il suo immenso Amore.
        Certi insegnamenti e certi affetti rimangono per sempre, non ti abbandonano mai.

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